L'ex nazionale verdeoro è stato dimesso dall'ospedale dove era stato ricoverato, per la seconda volta, per un'emorragia intestinale. Ora promette di smettere di bere, non è esclusa la possibilità di un trapianto di fegato.
Nato in una famiglia benestante, Sócrates si laureò in medicina senza però mai esercitare la professione di medico. Iniziò la sua carriera sportiva nel Botafogo diRibeirão Preto nel 1974. Dal 1978 al 1984 militò poi nel Corinthians, di cui fu anche capitano. In questa veste si rese protagonista di un curioso caso di autogestione dei calciatori, noto come "democrazia corinthiana": i giocatori rifiutarono l'autorità dell'allenatore e preferirono, per ben tre anni, allenarsi da soli. I grandi risultati sportivi conseguiti, seppur ottenuti con allenamenti durissimi in stile militare, resero Sócrates famosissimo e nel 1984 venne acquistato dalla Fiorentina.
Qui non riuscì a fare propri i sistemi di allenamento, ne ad inserirsi negli schemi di gioco: era dunque la squadra di appartenenza a doversi adattare al suo gioco. Inoltre amava fumare, bere birra e tirare tardi la sera parlando soprattutto di politica. Dopo una sola, deludente, stagione ritornò in Brasile, prima al Flamengo e poi al Santos, dove chiuse la carriera nel 1988. Nel 2004 tuttavia tornò in campo con il Garforth Town, squadra dilettantistica inglese, di cui fu anche allenatore.
Qui non riuscì a fare propri i sistemi di allenamento, ne ad inserirsi negli schemi di gioco: era dunque la squadra di appartenenza a doversi adattare al suo gioco. Inoltre amava fumare, bere birra e tirare tardi la sera parlando soprattutto di politica. Dopo una sola, deludente, stagione ritornò in Brasile, prima al Flamengo e poi al Santos, dove chiuse la carriera nel 1988. Nel 2004 tuttavia tornò in campo con il Garforth Town, squadra dilettantistica inglese, di cui fu anche allenatore.
Sócrates appartiene ad una generazione di grandi calciatori brasiliani (tra cui rientra anche Zico) che, nonostante la notevole classe e abilità, non riuscirono a conquistare la Coppa del Mondo: fu capitano dei verdeoro nel 1982 e vicecapitano nel 1986, ma rispettivamente l'Italia di Enzo Bearzot e poi la Francia di Michel Platini gli impedirono di realizzare il sogno mondiale.
Grazie ad un tiro tra palo e portiere nei confronti di Dino Zoff, fu l'autore del primo momentaneo pareggio verdeoro al 12° minuto della cruciale partita contro l'Italia del Sarrià di Barcellona per l'ingresso in semifinale.
Nella Coppa America: arrivò al massimo terzo nel 1979 e secondo nel 1983, anno in cui perse in finale (disputata in due match andata e ritorno) con l'Uruguay 2-0 ed 1-1.
Grazie ad un tiro tra palo e portiere nei confronti di Dino Zoff, fu l'autore del primo momentaneo pareggio verdeoro al 12° minuto della cruciale partita contro l'Italia del Sarrià di Barcellona per l'ingresso in semifinale.
Nella Coppa America: arrivò al massimo terzo nel 1979 e secondo nel 1983, anno in cui perse in finale (disputata in due match andata e ritorno) con l'Uruguay 2-0 ed 1-1.
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