martedì 16 luglio 2013

La mia unica fede si chiama Napoli.


Allora ricapitolando:

ringraziarti... non devo farlo visto che non mi sembra tu l'abbia fatto a gratíss...

maledirti... neanche visto che quello che dovevi fare l'hai fatto, e pure bene...

sentirmi preso per il culo... assolutamente no, caso mai dovrebbero essere i tifosi del Real Madrid a sentirsi presi per il culo visto che sei andato a dire in giro che era un sogno giocare nella loro squadra..

la lettera d'addio... nun m serv e manc a vuless legger..

Incazzarmi con €urelio, non posso visto che sei tu che sei voluto andare via... e quacc strunz ca ha cacciat san san i 63 "meloni, pure con un poco di difficoltá, l'hai trovato...

tutto sommato quello che si é perso los sfizio di sapere cosa si sente a vincere a Napoli... si ttu... avrai i milioni ma rimarrai con il dubbio...

... quindi buon viaggio e se non tutt e medicin, sti 10 milioni all'anno almeno la metá li devi spender di manutenzione a Soledad e bursetell e/o scarpetell 'e marca ncopp 'e Champs Elysee a Maria Rosaariaaaaa....


Alessandro BCN




domenica 19 maggio 2013

Diciannove Maggio 2013

Diciannove maggio 2013. Fine del ciclo. Dopo la sconfitta di Roma, così amara in fondo ad una bella storia, nel Napoli c’è un cambio di scena. Bisognerà cancellare i veleni dello strappo, ma sarà difficile. Si continuerà a parlare dell’addio più annunciato e più a lungo nascosto, si fantasticherà sui motivi della fuga, spunteranno i due partiti, chi per Mazzarri chi per De Laurentiis.
Perché il Grande Strappo?
Voglio correre lontano dalle beghe e dai veleni. Penso che Mazzarri vada via per tre motivi:
1) è certo di non poter ripetere un anno così;
2) è certo che gli chiederanno tutti lo scudetto dopo il secondo posto;
3) è certo che niente gli sarebbe perdonato.
Tre certezze separano Mazzarri dal Napoli. Non solo, Mazzarri ha capito che dopo un secondo posto in un ambiente eccitato, con una squadra anziana e logora, magari senza Cavani, avrebbe davvero rischiato il primo esonero della sua lunga e brillante carriera.
Ho capito questo ascoltandolo dopo Roma. Onore a Mazzarri. Errori e difetti tanti, ma il bilancio chiede massimo rispetto. Anche le parole del distacco mi sembrano di lodevole garbo.
Protagonista rimane De Laurentiis. Il Napoli è lui, più che mai. Mi sembra troppo solo. Lo vedrei meglio, se assistito da un manager carismatico.
Delicata la prima scelta: il nuovo allenatore. Ancora di più la seconda: un vero capo dell’area tecnica. Doverosa la terza: ristrutturare il settore giovanile, con impianti e tecnici di qualità. Ci sono tanti, ma tanti giovani da scoprire, curare, valorizzare. Napoli e la Campania hanno ragazzi con genio latino almeno pari ai ninhos sudamericani. Ciao Mazzarri, il Napoli ricomincia ora. Se possibile, vi prego, senza rancori e piazzate.

Antonio Corbo